11. San Giuseppe si sposò una seconda volta?

Quasi in ogni pagina del Vangelo ci imbattiamo in personaggi che si chiedono qualcosa su Gesù: da dove viene, come mai insegna con tanta autorità, da dove deriva il suo potere, perché fa miracoli, perché sembra opporsi alle tradizioni, perché le autorità lo respingono. Sono domande che si fecero allora e si sono continuate a fare lungo i secoli. A queste domande se ne sono aggiunte altre sul Gesù storico: che lingua parlava, che rapporto aveva con Qumran, è esistito davvero Ponzio Pilato?

Secondo Matteo, quando la Madonna concepì verginalmente Gesù era sposata con Giuseppe, anche se non vivevano ancora insieme (Mt 1, 18). Prima dello sposalizio vero e proprio, tra gli ebrei si prevedeva un periodo di fidanzamento, ma con un impegno tanto forte e vincolante che i due promessi potevano essere già chiamati sposo e sposa e che il vincolo poteva essere sciolto solo mediante il ripudio. Dal testo dello stesso Matteo deduciamo la notizia che, dopo che l’angelo ebbe rivelato a Giuseppe che Maria aveva concepito per opera dello Spirito Santo (Mt 1, 20), i due si sposarono e andarono ad abitare insieme. I fatti successivi lo confermano: la fuga e il ritorno dall’Egitto e la sistemazione definitiva a Nazaret (Mt 2, 13-23), cosi come l’episodio del pellegrinaggio a Gerusalemme con Gesù adolescente che parla ai dottori nel tempio (Lc 2, 41-45). Inoltre san Luca, quando narra l’episodio dell’Annunciazione, presenta Maria come “una vergine, promessa sposa [questa la traduzione della CEI 2008, ma il termine greco è “sposata”- ndt] di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe”. Quindi, secondo Matteo e Luca, Giuseppe era lo sposo di Maria. Questa è la tradizione raccolta dai Vangeli e accettata unanimemente dalla Chiesa nei secoli.

Detto questo, le supposizioni che Giuseppe fosse alle sue seconde nozze o che, in qualità di vedovo e molto anziano non abbia veramente sposato Maria, ma che si si sia preso cura di lei come di una vergine “in custodia”, non sembrano avere alcun fondamento storico e nascono per spiegare che “i fratelli” di Gesù di cui si parla nei Vangeli sarebbero figli di un precedente matrimonio di Giuseppe.

I primi accenni a queste ipotesi si trovano nel cosiddetto “Protovangelo di Giacomo” del secondo secolo. Si racconta che Maria rimase nel tempio dai tre ai dodici anni, quando i sacerdoti scelsero per lei un custode. Riunirono tutti i vedovi del paese e dopo che in modo straordinario era volata fuori una colomba dal bastone di Giuseppe, gli affidarono la Madonna. Secondo questa leggenda quando l’angelo appare in sogno a Giuseppe non gli dice « non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo» (Mt 1, 20), ma «Non temere per questa fanciulla. Quello, infatti, che è in lei proviene dallo Spirito Santo» (XIV, 2). Da questo apocrifo probabilmente dipende sant’Epifanio che sostiene che san Giuseppe aveva ottant’anni e sei figli (che avrebbero avuto tra i 40 e i 60 anni quando Gesù nacque e tra i 70 i 90 quando iniziò la sua predicazione e quindi è poco verosimile che fossero i suoi compagni di predicazione).

In altri apocrifi successivi, come lo Pseudo–Matteo, Il libro della Natività di Maria, La storia di Giuseppe il falegname, si sostiene che si sposarono, ma in genere Giuseppe è presentato come il custode di Maria. Nella pietà popolare e nell’iconografia, ha prevalso l’idea che Giuseppe fosse anziano quando sposò la Madonna.

In sintesi si può affermare che non ci sono dati storici che permettono di affermare che san Giuseppe fosse già stato sposato, che fosse rimasto vedovo e che fosse anziano.

Dai dati evangelici è invece plausibile pensare che fosse un uomo giovane e che si sia sposato solo una volta.