Al Monaldi di Napoli

Domenica 9 settembre è stata collocata e benedetta un’immagine di san Josemaría Escrivá nella Cappella del Crocifisso dell’Ospedale Monaldi.

“Non potrò mai dimenticare il giorno in cui mi sono rivolto a lui. Il semplice fatto che, dopo quindici anni e più, il volontariato di S. Camillo, grazie alla sua intercessione, ricevette lo statuto, l’approvazione, il riconoscimento dell’opera silenziosa dei volontari di s. Camillo in quest’ospedale con un decreto scritto, firmato di pugno dal direttore sanitario e dal direttore generale.”

Con il cuore pieno di gioiosa riconoscenza padre Rosario Mauriello, cappellano dell’Ospedale Monaldi di Napoli, domenica 9 settembre ha voluto benedire e collocare un’immagine di san Josemaría nella Cappella del Crocifisso dell’Ospedale, dopo che per la sua intercessione ha ottenuto la grazia che da tanto tempo aveva chiesto per l’opera di volontariato da lui diretta. Non sapeva allora che san Josemaría aveva una sensibilità particolare al tema del riconoscimento giuridico ed è rimasto meravigliato dell’immediatezza del suo aiuto.

Da quel momento ha voluto studiare e approfondire la figura del santo ed ha letto diversi libri, ai quali ha fatto riferimento durante l’omelia. In particolare, poi, ha voluto che l’immagine fosse collocata proprio sopra il luogo dove egli è solito confessare, in modo che san Josemaría potesse ispirarlo nell’incoraggiare, nell’ammonire, nel consigliare i penitenti.

Padre Mauriello aveva trovato una immaginetta di san Josemaría e aveva deciso di rivolgersi all’intercessione del santo: oggi i volontari del Monaldi possono portare il loro messaggio di speranza, di consolazione ai malati dell’ospedale secondo uno statuto che regola la loro presenza all’interno della struttura sanitaria.

La celebrazione è stata animata da preghiere e canti e in segno simbolico alla fine sono state liberate alcune colombe che sono volate verso l’alto perdendosi nella volta della cappella