Al Tilal, la formazione professionale per le donne del Libano

A 14 km da Býblos, una delle città più antiche del mondo, è in fase di costruzione Al Tilal, un centro di formazione nel settore turistico rivolto alle donne del mondo rurale.

Negli ultimi anni l’emigrazione ha assunto nel Libano l’aspetto di un fenomeno di dimensioni preoccupanti. Nell’anno 2000, per esempio, ben 350.000 libanesi si sono trasferiti all’estero. Non è facile, e ancor meno nelle campagne, creare opportunità di lavoro o incentivi di altro tipo capaci di persuadere la popolazione a rimanere nel proprio Paese contribuendo così al suo sviluppo economico e sociale. Un tentativo è in atto con l’avvio di Al Tilal, un progetto della Associazione Libanese della Cultura e dello Sviluppo (ALDEC).

L’Istituto di Sviluppo Rurale e Turistico Al Tilal (“Le colline”) si è proposto di incrementare il turismo nella regione montuosa nei pressi di Beirut, favorendo tra gli abitanti delle località rurali la creazione di piccole imprese di turismo. Oltre all’aspetto puramente economico, l’iniziativa ha anche un respiro ambientale, perché vuole concentrare gli sforzi nella protezione dell’ambiente e, nello stesso tempo, nella promozione di un sano turismo familiare.

Secondo i promotori, per generare turismo nel Libano è necessario tener conto del carattere familiare che distingue le relazioni sociali in Oriente. “La nostra meta è di proporre un’alternativa attraente di formazione, affinché molte donne possano realizzare il sogno di contribuire allo sviluppo familiare e sociale. Riteniamo che un turismo che si basi sulla gestione familiare possa aiutare a ricostruire il tessuto sociale e più specificamente un tessuto sociale impregnato di valori familiari, valori che purtroppo sono drammaticamente messi in crisi dall’emigrazione”, spiega Juliana Najem, una delle responsabili del progetto.

Al Tilal è aperto alle donne adulte e alle giovani che hanno concluso gli studi secondari. In una prima tappa il Centro offrirà un programma di gestione di attrezzature turistiche che, fra le altre cose, porrà l’accento sulla conservazione del patrimonio culturale e artistico. È prevista l’organizzazione di 48 corsi ogni anno, con una media di 15 persone per ognuno. Chi vuole potrà partecipare anche alle attività di formazione cristiana e alle lezioni di dottrina cattolica.

Il progetto Al Tilal può contare sull’aiuto di organismi internazionali e di enti privati. Il Centro, ancora in costruzione, prevede sale di conferenze, una biblioteca, un archivio e una zona di servizi che sarà costituita da botteghe di arte culinaria e di lavanderia. Saranno costruite anche camere per alloggiare circa 24 residenti. La formazione delle alunne sarà affidata a insegnanti specializzate. Inoltre Al Tilal pensa di offrire in futuro un servizio di consultazione e assistenza tecnica rivolto a imprese della zona, che di solito hanno una gestione a carattere familiare.

L’associazione ALDEC, che è nata come frutto dell’impegno di alcuni fedeli della Prelatura dell’Opus Dei libanesi insieme ad altre persone, ha promosso un progetto sociale che coinvolge diverse località del Monte Libano. Partendo dallo sviluppo di Centri di agriturismo capaci di moltiplicare un turismo familiare rispettoso delle tradizioni, ALDEC si propone anche di favorire la comprensione fra le diverse comunità religiose libanesi.