Campo di lavoro in Nicaragua

Dal 24 luglio all'11 agosto 2002 un gruppo di 27 ragazzi italiani hanno partecipato a un campo di lavoro in Nicaragua, organizzato dall'Istituto per la Cooperazione Universitaria con la collaborazione dell'ACOEN, un'Organizzazione non Governativa nicaraguense.

Durante lo scavo dei servizi igienici.

Il Nicaragua, che si trova tra l'Honduras e il Costa Rica, in America Centrale, è un paese molto povero, segnato in passato da una lunga ed estenuante guerra civile, e da frequenti calamità naturali.

I volontari, tutti studenti tra i 17 e i 25 anni, hanno lavorato due settimane per scavare tredici servizi igienici in un'area rurale depressa, nel dipartimento di Carazo, a pochi chilometri dalla costa pacifica, nei pressi della città di Jinotepe.

In questa zona, già negli ultimi quattro anni, si sono svolti dei campi di lavoro ai quali hanno partecipato studenti, non solo italiani. Anche quest'anno, nello stesso periodo, sono stati presenti gruppi di studenti inglesi, tedeschi, spagnoli e Costaricani che si sono dedicati a piccoli lavori di costruzione o, appunto, scavo di servizi igienici. Quest'ultimo lavoro, che porta un elementare servizio igienico in una zona in cui manca praticamente tutto, ha consentito anche un rapporto diretto tra i ragazzi e la popolazione locale: «Stare a contatto con i ragazzi e con la gente di lì è stata una delle cose più belle - ha commentato Marco, di Verona - è questo, secondo me, che ti fa capire e apprezzare veramente il loro mondo». Alberto, che studia ingegneria a Firenze, è tornato arricchito «perché facendo questo gesto per gli altri ho ricevuto più di quello che ho dato. Inoltre mi ha entusiasmato l'amicizia che si è creata fra noi ragazzi, che vivevamo insieme questa avventura: durante il campo c'era veramente un clima straordinario».

Durante la festa di saluto a tutti i ragazzi, l'ultimo giorno di permanenza in Nicaragua.

Carlo De Marchi, segretario generale dell'ICU, spiega: «L'ICU organizza da trent'anni attività di questo genere. Un viaggio simile in un paese straniero può davvero rappresentare un'esperienza preziosa per uno studente italiano che, oltre a creare qualcosa di concreto a sostegno di queste popolazioni, impara a vedere in una luce nuova la realtà in cui vive abitualmente».

Oltre al lavoro, il gruppo ha avuto modo di incontrare alcune autorità locali, di approfondire la storia di questo paese, e di goderne le straordinarie bellezze naturali. Chi lo desiderava ha inoltre avuto la possibilità di partecipare a diversi incontri di formazione spirituale, affidati alla prelatura dell'Opus Dei.