“Come essere felici con 1, 2, 3… figli?”

Rosa Pich-Aguilera Roca, soprannumeraria dell’Opus Dei, racconta la sua esperienza di sposa e madre di diciotto figli, tre dei quali in Cielo.

Rosa, che vive a Barcellona e si è sposata a 23 anni con José Maria Postigo quando lui ne aveva 28, ha deciso di raccontare la sua vita in un libro dal titolo "Come essere felici con 1, 2, 3… figli?” (Itaca editore), perché «le persone cercano la felicità e non lo trovano», mentre lei dice di averla «imparata dai miei nonni e a casa dei miei genitori» e ora «dai miei figli». Il desiderio di una famiglia numerosa lo ha coltivato insieme a José Maria sin dal principio, eppure sia lei, impiegata part-time in una società di marketing, sia lui, consulente aziendale, hanno dovuto lottare molto e superare prove durissime, come la perdita dei primi tre figli. Un dramma che i coniugi Postigo Pich hanno affrontato nello stesso modo in cui vivono la routine quotidiana: con «la fede in Dio».

Nel testo Rosa racconta le storie di vita quotidiana della sua grande famiglia, aneddoti divertenti, momenti tragici, cruciali, toccanti, come la morte dei tre figli. Pagine che narrano con naturalezza di educazione, fede, responsabilità, talenti di ciascuno e impegno familiare.

Al momento i Postigo Pich sono la famiglia catalana con figli scolarizzati più numerosa di Spagna, e probabilmente d’Europa. La BBC li ha intervistati per il documentario The biggest family in the world, e la loro storia è stata ripetutamente oggetto di interesse da parte dei media nazionali e internazionali.

Scrive Monica Mondo nella prefazione al libro:

«Diciotto nati. Quindici che vivono, mangiano, studiano, si arrabbiano, pretendono, scoccia­no, piangono, si innamorano, si ammalano, sporcano, costano, tanti pensieri, fatiche, soldi… più tre in cielo: la primogenita, volata via a 22 anni, nel fiore della giovi­nezza, e due bambini morti piccini piccini, per una grave malformazione cardiaca. Ecco, la follia aumenta. Chiunque, dopo un’esperien­za così, avrebbe suggerito ai coniugi, o comandato: “Non abbiate più figli!”. Ma i due fanno spallucce dei consi­gli non richiesti e vanno avanti. Perché? Per vincere un guinness? Per sfida, alla morte, al mondo che non capisce e irride, per presunzione? Per soldi, per fama in tv e su qualche settimanale pop? O per amor di Dio, convinti che sia Lui a dare grazia, compiti e responsabilità a ciascu­no, insieme a sapienza, intelletto, forza e coraggio».

Rosa si considera una donna normale, nonostante la maggior parte delle persone la guardi come un alieno. Per Rosa Pich-Aguilera Roca, la sua è solo un’«esperienza in una famiglia» dove «a volte i miei figli se la passano anche male», perché come tutti sono «disobbedienti», ma in cui si può «essere felici semplicemente vivendo la vita quotidiana».