Come si misero d’accordo con gli organizzatori della traversata?

Un conoscente di José María Albareda e di San Josemaría, il sacerdote e storico aragonese Pascual Galindo (Santa Fe de Huerva 1892 – Saragozza 1990), era riuscito a raggiungere l’altra zona del conflitto partendo da Barcellona.

Un conoscente di Josemaría Albareda e di San Josemaría, il sacerdote e storico aragonese Pascual Galindo (Santa Fe de Huerva 1892 – Saragozza 1990), era riuscito a raggiungere l’altra zona del conflitto partendo da Barcellona e utilizzando uno dei gruppi di clandestini che si dedicavano alla fuga delle persone attraverso i Pirenei catalani.

Grazie a questo sacerdote, San Josemaría seppe di questa possibilità e dei passi necessari per mettersi in contatto a Barcellona con le persone giuste. Fu Juan Jiménez Vargas che si occupò direttamente della questione.

Tuttavia la fuga risultò molto più complicata del previsto per vari motivi: condizioni climatiche sfavorevoli, inasprimento dei controlli alla frontiera, e infine, necessità da parte delle guide di formare un gruppo sufficientemente ampio per fare la traversata. Tutto ciò ritardò la partenza.

Alla fine, la spedizione alla quale partecipò San Josemaría era formata da più di 40 persone di diverse provenienze.