21 gennaio: ha inizio l'iter per l’elezione del prossimo prelato dell’Opus Dei

La procedura per l’elezione e la nomina del prelato dell’Opus Dei avrà inizio a Roma il prossimo 21 gennaio.

Il Congresso elettorale avrà inizio a Roma.

L'iter previsto per l’elezione e la nomina del prelato dell’Opus Dei avrà inizio a Roma il prossimo 21 gennaio. Una volta che sia stato confermato dal Papa, il nuovo prelato diventerà il terzo successore di san Josemaría Escrivá (1902-1975) e sostituirà nella carica mons. Javier Echevarría, deceduto a Roma lo scorso 12 dicembre.

Una volta che sia stato confermato dal Papa, il nuovo prelato diventerà il terzo successore di san Josemaría Escrivá

Il vicario ausiliare della prelatura, mons. Fernando Ocáriz, ha spiegato: “Stiamo vivendo questo periodo in un atteggiamento di preghiera, particolarmente rivolti allo Spirito Santo”. Poi ha aggiunto: “Viviamo questi giorni molto uniti al Santo Padre Francesco e a tutta la Chiesa, della quale l’Opus Dei è una piccola parte. Com’è logico, è forte il sentimento di gratitudine per il lavoro pastorale e il buon esempio che ci ha lasciato mons. Javier Echevarría”.

L’elezione del prelato deve necessariamente ricadere su un sacerdote, che abbia compiuto quaranta anni, che sia membro del Congresso elettorale e che sia incorporato alla prelatura da almeno dieci anni e sia sacerdote da cinque. Attualmente il numero di sacerdoti che hanno questi requisiti è di 94, provenienti da 45 Paesi. Tra essi sono numerosi i vicari regionali della prelatura (rappresentanti del prelato in ogni Paese o circoscrizione), ma anche altri sacerdoti che lavorano o hanno lavorato nei compiti di governo pastorale dell’Opus Dei a Roma o nelle 49 circoscrizioni di cui si compone attualmente la prelatura.

Mons. Fernando Ocáriz, ha spiegato: “Stiamo vivendo questo periodo in un atteggiamento di preghiera, particolarmente rivolti allo Spirito Santo”.

Gli statuti della Prelatura descrivono le diverse condizioni umane, spirituali e giuridiche che deve avere il prelato per garantire il retto disimpegno dell’incarico: in sintesi, deve distinguersi nella virtù della carità, della prudenza, nella vita di pietà, nell’amore per la Chiesa e il suo Magistero, e nella fedeltà all’Opus Dei; deve possedere una profonda cultura, sia nelle scienze ecclesiastiche che nelle profane, e avere adeguate doti di governo pastorale.

Nel processo intervengono sia le donne che gli uomini e culmina con la conferma dell’elezione da parte del Papa.

Il procedimento di elezione ha inizio il 21 gennaio con una riunione del plenum del Consiglio per le donne della prelatura, chiamato Assessorato centrale, e il 23 gennaio inizia il Congresso elettorale. A tutto il processo partecipano 194 fedeli dell’Opus Dei. Si tratta di sacerdoti e laici di almeno 32 anni di età e che sono incorporati alla prelatura da un minimo di nove anni. Sono stati nominati tra i fedeli delle diverse nazioni in cui l’Opus Dei svolge il lavoro pastorale.

Nel processo intervengono sia le donne che gli uomini e culmina con la conferma dell’elezione da parte del Papa.

Nell’Assessorato ogni membro formula liberamente una proposta con il nome o i nomi dei sacerdoti che ritiene più adatti alla carica di prelato. I membri del Congresso, tenendo conto delle proposte dell’Assessorato centrale, procedono alla votazione. Compiuta l’elezione, e accettata dall’eletto, questi – da se stesso o per mezzo di altri –, deve richiedere la conferma del Romano Pontefice, che è colui che nomina il prelato dell’Opus Dei.

Una volta eletto il prelato, i congressisti si riuniscono per alcuni giorni per la designazione dei componenti dei consigli centrali che assistono il prelato nel governo della prelatura. Infine, i congressisti esaminano lo stato della prelatura e delle attività apostoliche in tutto il mondo. Le proposte sono studiate in sessioni plenarie, che determinano linee di governo della prelatura per il periodo di otto anni che ha inizio ora fino al successivo Congresso generale ordinario.

La web dell’Opus Dei darà una informazione aggiornata sulle diverse fasi del Congresso.