UNIV: gli studenti portano al Papa lettere di orfani e anziani di tutto il mondo

Circa 3.000 giovani, partecipanti alla 47ª edizione dell’incontro UNIV si sono riuniti in Piazza San Pietro, all’Udienza generale, per incontrare Papa Francesco. Il Santo Padre al termine dell’udienza ha salutato gli studenti partecipanti al Congresso internazionale UNIV promosso dalla Prelatura personale dell’Opus Dei. Poco prima aveva ricordato: “domani inizia il Triduo Pasquale, cuore dell’anno liturgico. Cari giovani, riflettete sul prezzo di sangue pagato dal Signore per la nostra salvezza”.

Durante l’Udienza generale, il Papa ha spiegato “Questa settimana pensiamo tanto al dolore di Gesù e diciamo noi stessi: ‘Questo è per me. Anche se io fossi stato l’unica persona nel mondo, Lui l’avrebbe fatto. L’ha fatto per me’. E baciamo il Crocifisso e diciamo: ‘Per me. Grazie Gesù. Per me.” (Il testo completo delle parole di Papa Francesco è reperibile su www.vatican.va)

Al termine dell’Udienza, una delegazione di universitari del Forum UNIV 2014 ha consegnato a Papa Francesco centinaia di lettere scritte da persone anziane e bambini orfani di tutti e cinque i continenti. I giovani, una volta tornati nei loro paesi, consegneranno agli anziani rosari e crocifissi benedetti dal Papa.

San Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei, diceva ai giovani che gli interventi umanitari “non potranno mai sostituire l’efficacia del rapporto diretto, personale, con gli altri: con quel povero del proprio quartiere, con quel malato che vive il suo dolore nel grande ospedale; o con quell’altra persona che ha bisogno di fare due chiacchiere cordiali, un’amicizia cristiana per la sua solitudine, un aiuto spirituale che risolve i suoi dubbi e il suo scetticismo”.

Per questo il fondatore, fin dagli inizi, spronava i giovani a partecipare a visite a persone bisognose, per fare in modo di mantenere sempre “slanci di giustizia e di carità”.

Le lettere consegnate al Papa provengono proprio da questi incontri dei giovani: dall’India, Stati Uniti, Australia, Canada, Kenya, Cina, ecc. Alcune sono di Gerusalemme, scritte in arabo o francese da anziani e invalidi che risiedono nella “Home Notre Dame des Doleurs” e che attendono con gioia la prossima visita di Francesco in Terra Santa.

Una delle lettera consegnate a Papa Francesco

Molti dei mittenti chiedono al Papa una preghiera per la pace e l’unità nel mondo. Una donna di 88 anni – Gloria Herráiz, della residenza per anziani El Parador di Cuenca (Spagna) – invia i suoi saluti a nome dei suoi compagni. Adelina, di 87 anni, ringrazia il Papa per l’“affetto con cui ci trattano in questa residenza” e “per la vicinanza che Lei sempre dimostra verso gli anziani”.

Tra le lettere inviate al Papa ce ne sono anche una quarantina da un orfanotrofio della Colombia e presentano diversi tipi di intestazione: “Al papà Francesco”, scrive il piccolo Daniel Caro; “con tutto il cuore e l’affetto dalla Colombia”, si legge in uno scritto della piccola Valentina Carillo; al Señor Papa, si legge nella lettera di Pedro José, che inizia con le parole “voglio chiederti di venire in Colombia”.

Cosa è l’UNIV
Gli incontri UNIV, organizzati dall’Istituto per la Cooperazione Universitaria (ICU), sono nati nel 1968 con l’ispirazione e l’incoraggiamento di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. Da allora, tutti gli anni i partecipanti sono stati ricevuti dal pontefice, prima Paolo VI, poi Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il testo di quei messaggi, insieme ad altre informazioni, è disponibile sul sito www.univforum.org.