L’Immacolata

L'8 dicembre ricorre la Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Dio preservò immune la Vergine Maria da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Per vivere al meglio questa grande festa, ecco alcuni testi di san Josemaría e papa Francesco, insieme a una preghiera dedicata proprio all'Immacolata.

Giovanni, il discepolo che Gesù amava, accoglie Maria presso di sé, nella sua casa, nella sua vita. Gli autori spirituali hanno visto in queste parole del santo Vangelo un invito, rivolto a tutti i cristiani, ad accogliere Maria nella loro vita.

È Gesù che passa, 140

Come piace agli uomini sentirsi ricordare la loro parentela con personaggi della letteratura, della politica, delle armi, della Chiesa...!

-Canta davanti alla Vergine Immacolata e ricordale: ave Maria, Figlia di Dio Padre: ave Maria, Madre di Dio Figlio: ave Maria, Sposa di Dio Spirito Santo... Più di te, soltanto Dio!

Cammino, 496

Quando ti vedi con il cuore arido, senza sapere che cosa dire, ricorri con fiducia alla Vergine. Dille: Madre mia Immacolata, intercedi per me.

Se la invochi con fede, Lei ti farà gustare - in mezzo a questa aridità - la vicinanza di Dio.

Solco, 695

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo l'incoronano vera Regina dell'Universo

Un gran segno apparve nel cielo: una donna incoronata di dodici stelle. – Vestita di sole. – La luna ai suoi piedi. (Apoc., XII, 1.) Maria, Vergine senza macchia, riparò la caduta di Eva: ed ha calpestato, con il suo piede immacolato, la testa del dragone infernale. Figlia di Dio, Madre di Dio, Sposa di Dio.

Il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo l'incoronano vera Regina dell'Universo.

E le rendono ossequio di sudditanza gli Angeli…. i patriarchi e i profeti e gli apostoli…, i martiri e i confessori e le vergini e tutti i santi…, e tutti i peccatori, e tu e io.

Santo Rosario, 15

Certamente anche voi, vedendo che in questi giorni tanti fedeli esprimono in mille maniere il loro amore alla Vergine Maria, vi sentirete più inseriti nella Chiesa, più fratelli dei vostri fratelli.

Accade come in una riunione di famiglia, quando i figli più grandi, che la vita ha separato, si ritrovano accanto alla madre in occasione di qualche festa. E se anche hanno avuto delle divergenze o si sono trattati male tra di loro, quel giorno no: quel giorno si sentono uniti e si ritrovano vincolati in un comune affetto.

È Gesù che passa, 140

Ecco le lezioni che la Madonna oggi ci offre. Una lezione di amore bello, di vita pura, di cuore sensibile e appassionato, perché impariamo ad essere fedeli nel servizio alla Chiesa. Questo non è un amore qualunque: è l'Amore. Qui non ci sono tradimenti, calcoli, dimenticanze. Un amore bello, perché ha come principio e come fine il Dio tre volte santo, che è tutta la Bellezza, tutta la Bontà, tutta la Grandezza.

Amici di Dio, 277

Oggi contempliamo la bellezza di Maria Immacolata. Il Vangelo, che narra l’episodio dell’Annunciazione, ci aiuta a capire quello che festeggiamo, soprattutto attraverso il saluto dell’angelo. Egli si rivolge a Maria con una parola non facile da tradurre, che significa “colmata di grazia”, “creata dalla grazia”, «piena di grazia» (Lc 1,28). Prima di chiamarla Maria, la chiama piena di grazia, e così rivela il nome nuovo che Dio le ha dato e che le si addice più del nome datole dai suoi genitori. Anche noi la chiamiamo così, ad ogni Ave Maria.

Che cosa vuol dire piena di grazia? Che Maria è piena della presenza di Dio. E se è interamente abitata da Dio, non c’è posto in lei per il peccato. È una cosa straordinaria, perché tutto nel mondo, purtroppo, è contaminato dal male. Ciascuno di noi, guardandosi dentro, vede dei lati oscuri. Anche i più grandi santi erano peccatori e tutte le realtà, persino le più belle, sono intaccate dal male: tutte, tranne Maria. Lei è l’unica “oasi sempre verde” dell’umanità, la sola incontaminata, creata immacolata per accogliere pienamente, con il suo “sì”, Dio che veniva nel mondo e iniziare così una storia nuova.

La Chiesa oggi si complimenta con Maria chiamandola tutta bella, tota pulchra

Ogni volta che la riconosciamo piena di grazia, le facciamo il complimento più grande, lo stesso che le fece Dio. Un bel complimento da fare a una signora è dirle, con garbo, che dimostra una giovane età. Quando diciamo a Maria piena di grazia, in un certo senso le diciamo anche questo, al livello più alto. Infatti la riconosciamo sempre giovane, perché mai invecchiata dal peccato. C’è una sola cosa che fa davvero invecchiare, invecchiare interiormente: non l’età, ma il peccato. Il peccato rende vecchi, perché sclerotizza il cuore. Lo chiude, lo rende inerte, lo fa sfiorire. Ma la piena di grazia è vuota di peccato. Allora è sempre giovane, è «più giovane del peccato», è «la più giovane del genere umano» (G. Bernanos, Diario di un curato di campagna, II, 1988, p. 175).

La Chiesa oggi si complimenta con Maria chiamandola tutta bella, tota pulchra. Come la sua giovinezza non sta nell’età, così la sua bellezza non consiste nell’esteriorità. Maria, come mostra il Vangelo odierno, non eccelle in apparenza: di semplice famiglia, viveva umilmente a Nazaret, un paesino quasi sconosciuto. E non era famosa: anche quando l’angelo la visitò nessuno lo seppe, quel giorno non c’era lì alcun reporter. La Madonna non ebbe nemmeno una vita agiata, ma preoccupazioni e timori: fu «molto turbata» (v. 29), dice il Vangelo, e quando l’angelo «si allontanò da lei» (v. 38), i problemi aumentarono.

La Parola di Dio era il suo segreto: vicina al suo cuore, prese poi carne nel suo grembo

Tuttavia, la piena di grazia ha vissuto una vita bella. Qual era il suo segreto? Possiamo coglierlo guardando ancora alla scena dell’Annunciazione. In molti dipinti Maria è raffigurata seduta davanti all’angelo con un piccolo libro in mano. Questo libro è la Scrittura. Così Maria era solita ascoltare Dio e intrattenersi con Lui. La Parola di Dio era il suo segreto: vicina al suo cuore, prese poi carne nel suo grembo. Rimanendo con Dio, dialogando con Lui in ogni circostanza, Maria ha reso bella la sua vita. Non l’apparenza, non ciò che passa, ma il cuore puntato verso Dio fa bella la vita. Guardiamo oggi con gioia alla piena di grazia. Chiediamole di aiutarci a rimanere giovani, dicendo “no” al peccato, e a vivere una vita bella, dicendo “sì” a Dio.

Papa Francesco, Angelus 8 dicembre 2017


Vergine Santa e Immacolata,
a Te, che sei l’onore del nostro popolo
e la custode premurosa della nostra città,
ci rivolgiamo con confidenza e amore.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Il peccato non è in Te.

Suscita in tutti noi un rinnovato desiderio di santità:
nella nostra parola rifulga lo splendore della verità,
nelle nostre opere risuoni il canto della carità,
nel nostro corpo e nel nostro cuore abitino purezza e castità,
nella nostra vita si renda presente tutta la bellezza del Vangelo.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
La Parola di Dio in Te si è fatta carne.

Aiutaci a rimanere in ascolto attento della voce del Signore:
il grido dei poveri non ci lasci mai indifferenti,
la sofferenza dei malati e di chi è nel bisogno non ci trovi distratti,
la solitudine degli anziani e la fragilità dei bambini ci commuovano,
ogni vita umana sia da tutti noi sempre amata e venerata.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
In Te è la gioia piena della vita beata con Dio.

Fa’ che non smarriamo il significato del nostro cammino terreno:
la luce gentile della fede illumini i nostri giorni,
la forza consolante della speranza orienti i nostri passi,
il calore contagioso dell’amore animi il nostro cuore,
gli occhi di noi tutti rimangano ben fissi là, in Dio, dove è la vera gioia.

Tu sei la Tutta Bella, o Maria!
Ascolta la nostra preghiera, esaudisci la nostra supplica:
sia in noi la bellezza dell’amore misericordioso di Dio in Gesù,
sia questa divina bellezza a salvare noi, la nostra città, il mondo intero.

Amen.

Preghiera all'Immacolata

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