“Un modo per donare energia”: sostenibilità e volontariato a Capodifaro

L'energia non è solo questione di numeri: dalla "Laudato sì" alle biomasse, il racconto del workshop della residenza universitaria Capodifaro di Genova.

La terza edizione del workshop estivo presso Capodifaro ha avuto come tema l'energia sostenibile e le risorse rinnovabili. L’energia può essere identificata non solo in chiave tecnica, come gestione e sostenibilità, ma anche da un punto di vista più umano, legato all’energia che tutti noi impieghiamo nelle nostre azioni quotidiane.

L’iniziativa dal titolo “Think global… Act local” ha affrontato la questione ambientale, anche nel solco di papa Francesco che nell'enciclica "Laudato sì" considera la cura della terra soprattutto come mezzo per favorire la piena realizzazione di tutti gli individui e costruire una società migliore.

"l’energia condivisa non diminuisce, ma si raddoppia”: per questo motivo non va mai sprecata.

Alla base del progetto formativo, la convinzione è che c’è sempre il modo di contribuire al bene comune mettendo a disposizione le proprie capacità, perché "l’energia condivisa non diminuisce, ma si raddoppia”: per questo motivo non va mai sprecata.

Attraverso sessioni specifiche condotte da ingegneri, professori, studenti e ricercatori le ragazze hanno potuto così riflettere esplorando il grande tema delle questione energetica, con particolare riferimento alla città di Genova. Dalla sostenibilità ambientale al riciclo, dal risparmio di energia alla sua rinnovabilità.

Energia umana

Parlare di energia non significa però solo numeri e grafici: è necessario anche capire come utilizzarla al meglio, per metterla al servizio degli altri. In questi giorni chi partecipava al convegno è stato invitato anche a partcipare ad alcune attività di volontariato: "Attraverso il seminario - spiega Delia, una delle studentesse - siamo entrati in contatto con realtà diverse dalle nostre, conoscendo persone che la società relega ai confini, come se non fossero più in grado di produrre qualcosa di buono, ma non è così”.

I momenti di relazione con persone solitamente relegate "ai confini" sono stati diversi: la visita al centro per persone con disabilità “Il Granello” di Varazze (SV), il servizio di volontariato presso la casa di riposo Piccolo Cottolengo di Don Orione e l'incontro con i detenuti della V sezione di massima sicurezza del Carcere di Marassi, operanti nel laboratorio di serigrafia e attori del Teatro dell’Arca, costruito proprio all’interno dell’Istituto penitenziario.

Non si può solo prendere. Esistono molti modi per donare energia, all’ambiente ma anche alle persone.

“Non si può solo prendere. Esistono molti modi per donare energia, all’ambiente ma anche alle persone - conclude Wanda Maglione, impegnata nella direzione della residenza - L’obiettivo di questo progetto è stato proprio questo: andare alla ricerca di nuove forme di energia, per poter trasformare noi stessi e ciò che ci circonda in qualcosa di vitale e sempre nuovo”.

Il workshop si è svolto dal 28 al 31 agosto e ha coinvolto non solo le residenti ma anche studentesse universitarie e liceali. Tra le attività pratiche, l’esperimento condotto dalla prof.ssa Barbara Bosio dell’Università di Genova, riguardante la produzione di energia sostenibile tramite celle a combustibile e biomasse. Il bioingegnere Andrea Vinci ha invece tenuto una conferenza sui principali sistemi di monitoraggio dei consumi energetici e di controllo degli impianti tecnologici