Una nuova biografia di Álvaro del Portillo

Il libro, appena pubblicato dalle Edizioni Ares, di Javier Medina Bayo riporta notizie, documenti e ricordi personali, che dipingono il ritratto di questo “gigante della vita ecclesiale”: Álvaro del Portillo, che fu "Il primo successore di san Josemaría alla guida dell’Opus Dei".

Nel 1971 il fondatore dell’Opus Dei, san Josemaría Escrivá, confidava ad alcuni suoi figli di aver pregato per anni per Álvaro del Portillo prima ancora di conoscerlo: «Mi aveva parlato di lui una sua zia. Era una signora di età matura, che collaborava ad alcune attività di apostolato in cui io lavoravo, a Madrid. Qualche volta mi aveva parlato con orgoglio di suo nipote Álvaro, che frequentava contemporaneamente due corsi di studio. Li stava cominciando, o, se non ricordo male, ancora non li aveva neppure cominciati. Ma lei mi parlava con affetto e con passione delle due carriere del nipote [...]. Sicché cominciai a pregare per Álvaro». Il 5 luglio 2013 Papa Francesco ha promulgato il decreto sul miracolo attribuito al venerabile Álvaro del Portillo, aprendo la strada per la sua beatificazione, che è stata annunciata per il prossimo 27 settembre, a Madrid.

Tra la premessa e il prologo, una vita spesa per intero al servizio delle anime con un’assoluta dimenticanza di sé, con donazione gioiosa e allegra, come rivelano gli innumerevoli risvolti della sua biografia messa a punto da Javier Medina Bayo (Álvaro del Portillo. Il primo successore di san Josemaría alla guida dell’Opus Dei, Edizioni Ares, Milano 2014, pp. 760, euro 22).

Da quando era giovane studente di ingegneria agli anni della guerra civile spagnola, all’impegno per l’espansione degli apostolati dell’Opus Dei, al ruolo di primo piano nel Concilio Vaticano II fino agli anni in cui ha raccolto l’eredità del fondatore alla guida dell’Opus Dei, queste pagine lo fanno conoscere da vicino attraverso un mosaico di notizie dettagliato e vivacissimo, che oltre alla mole davvero imponente delle fonti documentali attinge alla freschezza dei tanti ricordi narrati a viva voce da quanti lo hanno conosciuto. È il ritratto, davvero appassionante, di «un gigante della vita ecclesiale» che conquista e del quale monsignor Javier Echevarría, attuale Prelato dell’Opus Dei, ha affermato che «quando si scriverà la sua biografia, fra gli altri aspetti rilevanti della sua personalità soprannaturale e umana, questo dovrà occupare un luogo preminente: il primo successore di san Josemaría Escrivá alla guida dell’Opus Dei fu – anzitutto e soprattutto – un cristiano leale».

Di lui san Josemaría disse: «Ha la fedeltà che voi dovete avere sempre, e ha saputo sacrificare con un sorriso tutto ciò che aveva di personale. E se mi domandate: “Qualche volta è stato eroico?” vi rispondo: Sì, molte volte è stato eroico, molte; di un eroismo che sembra qualcosa di ordinario».