Un Convegno a Perugia per gli ottant’anni dell’Opus Dei

Ha riscosso un grande interesse da parte del pubblico presente nel Palazzo dei Priori, a Perugia, il Convegno dal titolo “Amare il mondo appassionatamente”, organizzato nel quadro delle celebrazioni degli 80 anni di fondazione dell’Opus Dei (2 ottobre 1928).

La splendida Sala dei Notari si è affollata il 28 settembre per l’importanza dei temi trattati e per il variegato panorama offerto dai relatori, che hanno portato le più diverse testimonianze in merito all’attuale impellente esigenza di valori su cui fondare una convivenza civile improntata alla solidarietà e alla pacifica convivenza civile. Come ha puntualizzato in apertura dei lavori l’ing. Ruggero Cozzani – uno dei promotori del Convegno – “ci soffermiamo a riflettere per capire che cosa c’è che non va nelle nostra società, ma soprattutto nella nostra vita, e provare a dare una risposta, illuminandola con la fede cristiana”.

L’assessore Liberati ha portato il saluto del Sindaco di Perugia agli organizzatori ed ai presenti, sottolineando l’urgenza di “affrontare in positivo le sfide difficili che ci attendono, recuperando i valori espressi dalla sussidiarietà e solidarietà. Sono parole particolarmente pregnanti nel contesto attuale, e possono costituire la “stella polare” per mettere a tema questi argomenti e per portare una testimonianza più convincente in quanto ancorata alla storia personale di ciascuno. Siano benvenute dunque queste opportunità di confronto e di riflessione, tanto necessarie in momenti di emergenza educativa come quello presente”.

Il quadro di riferimento del Convegno è stato proposto dall’avv. prof. Giorgio Assumma, presidente della SIAE (Società Italiana Autori ed Editori), il quale ha richiamato l’appiattimento dei comportamenti, sotto la spinta di una globalizzazione malintesa, e il disorientamento di tante persone, soprattutto giovani, frastornate dal turbinio di proposte anche contraddittorie tra loro, che lasciano spesso in ombra i valori della ragione, della cultura e della spiritualità.

Il prof. Luca Diotallevi, docente di Sociologia a Roma Tre, ha offerto un contributo scientifico per puntualizzare i termini in cui “è legittimo parlare di una “crisi dei valori”, intesi – sociologicamente – come criteri di riferimento necessari per fare delle scelte. Nella società contemporanea tutti noi siamo costretti a fare quotidianamente un numero elevato di scelte in un ventaglio vastissimo di opportunità disponibili. La modernizzazione ha allargato notevolmente la forbice tra il numero di azioni possibili – straordinariamente ampie rispetto ad un passato anche recente – e quello che ciascuno di noi può effettivamente realizzare. Oggi, però, nonostante le apparenze contrarie, c’è una crescente “domanda di valori”, perché questi sono il “carburante” di cui ha bisogno la nostra libertà per compiere scelte motivate e soddisfacenti.” Il contributo successivo è stato offerto dal prof. Alberto Torresani, docente di Storia della Chiesa nell’Istituto Superiore di Scienze Religiose all’Apollinare di Roma, il quale ha analizzato le radici storiche e l’attualità della proposta cristiana di san Josemaría Escrivá. Questi partiva dall’analogia tra l’azione creatrice di Dio e l’azione “subcreatrice” – come dice Tolkien – dell’uomo, che con il proprio lavoro è capace a sua volta di “creare” delle cose. Questa impronta divina, che è presente nella bellezza del creato e che, per esempio, ispira Francesco d’Assisi a cantarla a gloria di Dio, è presente anche nel lavoro umano che la tradizione della Chiesa ha costantemente valorizzato nel corso dei secoli. Basta, a riprova, ripercorrere, anche sommariamente, l’itinerario “sociale” oltre che spirituale di san Benedetto da Norcia, di san Giovanni Bosco o di santa Francesca Saveria Cabrini, ai primi del Novecento. San Josemaría Escrivá “ha chiesto ai cristiani del XX secolo di lavorare molto e bene, capendo il significato dell’avventura del lavoro. Dal lavoro ben fatto del gelataio, dell’arredatore o del bigliettaio può dipendere in qualche modo la nostra felicità. Ma occorre determinazione per saper affrontare qualunque professione o mestiere con questo criterio aperto e fiducioso”. Dopo tali premesse più teoriche, si sono ascoltati i contributi dalla “vita vissuta” a cura della dr.ssa Laura Ceni, Dirigente Responsabile Area Servizi Accademici dell’Università CAMPUS BIO-MEDICO di Roma; del dr. Pierluigi Bartolomei, Direttore della Scuola di formazione del CENTRO ELIS di Roma e della dr.ssa Elisabetta Ciavarella, Vice Presidente della Cooperativa Sociale Educativa Elis (CEDEL) di Roma. Queste testimonianze hanno messo in luce, con vivacità di linguaggio e abbondanza di aneddoti gustosi, come il lavoro di ogni giorno, vissuto gomito a gomito con i propri colleghi, studenti, collaboratori, personale non docente, ecc. è una palestra in cui apprendere ad essere coerenti nelle piccole cose – e non solo nelle grandi scelte – e un’occasione insostituibile per trasmettere passione per il proprio lavoro, senso di responsabilità, rispetto per l’altro, professionalità unità alla cordialità, valori questi di cui ci sentiamo tutti “assetati” e bisognosi. In questa prospettiva l’impegno nelle professioni della salute, nel mondo dell’educazione ed in famiglia, vissuto con amore, può diventare una scuola di vita per sé e per gli altri. Poco dopo mezzogiorno il dott. Antonio Margiotta, presidente dell’Associazione del Lauro di Perugia, ha ringraziato i relatori, gli sponsor e le autorità cittadine che hanno offerto il proprio sostegno all’iniziativa, e tutti gli intervenuti, e ha ricordato quanto l’Associazione è impegnata a fare a Perugia, e più ampiamente in Umbria, in diversi settori della crescita culturale ed umana, soprattutto dei giovani. L’Associazione, infatti, promuove convegni e incontri di natura anche seminariale, il tutoring per universitari, corsi monografici e conferenze di rilevanza sociale nell'ambito della tradizione umanistica e culturale umbra.

Le manifestazioni per questo anniversario dell’Opus Dei si erano aperte alcuni giorni prima con l’inaugurazione della mostra fotografica allestita nel Chiostro del Duomo (nell’antica Sala del Dottorato). Essa ha suscitato ampi consensi da parte dei visitatori che hanno potuto ripercorrere attraverso le immagini la vita e le opere di san Josemaría Escrivá, fondatore dell’Opus Dei. In questa stessa linea si è presentato al cinema teatro del Pavone il film di animazione sull’infanzia di san Josemaría, prodotto da Mondo TV. Le celebrazioni si sono concluse il 2 ottobre, giorno dell’80esimo anniversario, con una concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Julián Herranz, nella basilica di san Pietro, sempre a Perugia.