Ernesto Cofiño è dichiarato venerabile

Guatemalteco, sposato e padre di cinque figli, pioniere della pediatria nel Guatemala.

Roma, 14 dicembre 2023. Questa mattina, il Santo Padre Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare i decreti relativi a undici cause di canonizzazione. Tra questi c'è il decreto sull’eroicità delle virtù di Ernesto Cofiño (1899-1991), guatemalteco, padre di famiglia e pediatra, professione che ha messo al servizio in particolare dei bambini delle famiglie più bisognose. Per alcuni anni è stato a capo di Caritas Guatemala. Si è incorporato all'Opus Dei nel 1956.

Alla notizia dell'annuncio della Santa Sede, mons. Fernando Ocáriz, prelato dell'Opus Dei, ha commentato: "Ringraziamo Dio per questa felice notizia e ringraziamo il Santo Padre per aver preso questa decisione. Ernesto ha risposto alla grazia di Dio e alla sua vocazione vivendo le virtù cristiane nella sua famiglia, nell'esercizio della sua professione di medico, nel servizio generoso ai più bisognosi: malati, poveri, orfani. Ernesto e sua moglie Clemencia hanno trasformato la loro casa, benedetta con cinque figli, in un luogo luminoso e gioioso, che è stato di esempio per le persone che lo conobbero".

Il postulatore della causa, don Santiago Callejo, ha sottolineato la generosità di vita del dottor Cofiño: "Ernesto è stato un buon marito e padre, e ha voluto essere un buon medico, perché sapeva che il lavoro era il suo modo per servire gli altri, per cambiare il pezzo di mondo che Dio gli aveva affidato. Ci mostra che il lavoro e la famiglia sono i luoghi in cui siamo chiamati a comportarci come farebbe Gesù. Si è impegnato con tutto il suo cuore al servizio degli altri. Si è preoccupato di coltivare la sua esperienza cristiana e stimolava la vita spirituale di coloro che si avvicinavano a lui".

Secondo il postulatore, il dottor Cofiño "sarà una figura d’ispirazione molto vicina ai fedeli della Chiesa in Guatemala". La sua fama di santità, infatti, si è diffusa molto negli ultimi anni: "Ogni giorno ci arrivano racconti da luoghi molto diversi, anche se la maggior parte provengono dalle persone della sua terra natale e anche coloro che chiedono la sua intercessione per recuperare la salute, dato che era medico". Callejo invita infine ad "approfittare di questo nuovo passo verso la sua beatificazione per chiedere favori a Dio attraverso il nuovo venerabile".

Tratti biografici

Ernesto Cofiño è nato a Città del Guatemala il 5 giugno 1899. Nel 1919 ha iniziato gli studi di Medicina all'Università della Sorbona (Francia). Ha diretto la sua tesi di dottorato il Dr. Robert Debré, considerato uno dei fondatori della pediatria moderna. Si è sposato con Clemencia Samayoa nel 1933 e hanno avuto cinque figli: Ernesto, Clotilde Clemencia, Sofía, Roberto e José Luis.

Si è dedicato alla pediatria con uno sguardo profondo sulla persona, che lo ha portato a occuparsi non solo della salute fisica dei suoi pazienti, ma anche a farsi carico dei problemi dei bambini o delle loro famiglie. Pioniere della ricerca pediatrica in Guatemala, ha combattuto contro la malnutrizione e le malattie infantili e ha ricoperto la cattedra di Pediatria presso la Facoltà di Medicina dell'Università di San Carlos (USAC).

Mosso dalla sua fede e dal desiderio di solidarietà, ha promosso la creazione di iniziative a favore della vita e si è impegnato personalmente in molte di esse, a beneficio delle future madri, degli orfani e dei bambini di strada. Inoltre, ha offerto soluzioni concrete a vari problemi sociali, collaborando con la fondazione di case di riposo e centri di assistenza. Dal 1951 al 1955 è stato direttore del Centro Educativo Assistenziale (ex Hospicio Nacional); ha anche diretto la Società Protettrice dell'Infanzia (1940-1946) e la Lotta Nazionale contro la Tuberculosi (1945-1946). Durante gli anni in cui è stato a capo di Caritas Guatemala, ha organizzato la distribuzione di alimenti nei quartieri a basso reddito.

Nel 1956 ha scoperto la sua vocazione all'Opus Dei, istituzione della Chiesa Cattolica fondata da san Josemaría Escrivá il 2 ottobre 1928 per promuovere tra le persone di ogni condizione la santificazione nel mondo attraverso il lavoro ordinario. Nel contempo, mentre esercitava la sua professione medica e si impegnava in numerose opere sociali, ha intensificato la sua relazione con Dio, attraverso la messa e la comunione quotidiane, la confessione frequente, la preghiera, l’offerta delle contrarietà nella vita ordinaria e altre pratiche di vita cristiana. Aveva una grande devozione per la Madre di Dio e recitava quotidianamente il Rosario. Ha dedicato tempo allo studio e al miglioramento della sua formazione cristiana. Ha intensificato la dedizione personale ai suoi amici e conoscenti, comunicando la sua gioia e la sua fede a molte persone. Gli piaceva l’esperienza di mettere in pratica la dottrina sociale della Chiesa.

Ha collaborato attivamente con organizzazioni dedite all'educazione e alla formazione professionale e umana di contadini, donne, operai, persone con risorse molto limitate e nella formazione della gioventù universitaria. Ha continuato questo servizio in favore del prossimo fino all'età di 92 anni.

Nel corso degli anni, si è sforzato di conciliare con equilibrio la sua vita familiare e la sua professione. Come diceva lui stesso in un'occasione, "professione e vita sono inseparabili: accanto alle attività medico-professionali e sociali, c'è la vita familiare". Clemencia, sua moglie, era insegnante. Di lei Ernesto diceva: "È stata il sostegno nei momenti difficili; incoraggiamento nei fallimenti; gioia nella casa che è stata arricchita con cinque figli". Clemencia è morta nel 1963. Da quel momento, Ernesto si è dedicato con maggiore intensità ai suoi figli, senza trascurare la sua professione e l'assistenza alle persone malate e bisognose.

Ernesto è morto il 17 ottobre 1991 a Città del Guatemala. Ha vissuto la malattia (un cancro diagnosticato nel 1981 e che è riemerso nel giugno 1991) cercando la compagnia e il conforto di Dio.

L’itinerario della causa di canonizzazione

Il 31 luglio 2000 si è aperto il processo diocesano sulla vita, le virtù e la fama di santità del servo di Dio, alla presenza dell'arcivescovo di Città del Guatemala. Nel processo sono stati interrogati 45 testimoni in 58 sessioni. La sessione di chiusura si è svolta il 5 aprile 2000, alla presenza dell'arcivescovo. Il 15 marzo 2002, la Congregazione delle Cause dei Santi, a Roma, ha concesso il decreto di validità giuridica del processo diocesano e si è nominato il relatore. Nel frattempo, era iniziata la preparazione della Positio super Vita, Virtutibus et Fama Sanctitatis del servo di Dio. Questo documento è composto da 771 pagine ed è stato consegnato alla Congregazione delle Cause dei Santi nel febbraio 2021.

Il 15 novembre 2022, sotto la direzione del Promotore di Giustizia, il congresso particolare dei consulenti teologi del Dicastero delle Cause dei Santi ha dato risposta positiva alla domanda sull'esercizio eroico delle virtù da parte del servo di Dio. Un anno dopo, la sessione ordinaria dei cardinali e vescovi si è pronunciata a favore dell'eroicità delle virtù di Ernesto Cofiño. Infine, oggi, papa Francesco ha autorizzato il Dicastero delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sulle virtù eroiche del servo di Dio Ernesto Cofiño.