“Sapersi nulla davanti a Dio”
È cosa molto grande sapersi nulla davanti a Dio, perché è proprio così. (Solco, 260)
"Non dolerti se vedono le tue mancanze"
Quanto più mi esaltano, Gesù mio, tanto più umiliami nel mio cuore, facendomi comprendere quello che sono stato e quello che sarei se tu mi lasciassi. (Cammino, 591)
“Santi non si nasce: il santo si forgia”
Tutto ciò in cui interveniamo noi, piccoli uomini —perfino la santità— è un tessuto di piccole cose, le quali —secondo la rettitudine d'intenzione— possono formare un arazzo splendido d'eroismo o di bassezza, di virtù o di peccato. I poemi epici riferiscono sempre avventure straordinarie, mescolate tuttavia a particolari di vita domestica dell'eroe. —Possa tu sempre tenere in gran conto —linea retta!— le piccole cose. (Cammino, 826)
“Se qualcuno non lotta..."
La gioia è un bene cristiano, che possediamo finché lottiamo, poiché è conseguenza della pace. La pace è frutto dell'aver vinto la guerra, e la vita dell'uomo sulla terra — lo leggiamo nella Sacra Scrittura — è lotta. (Forgia, 105)
“Tanti anni di lotta...”
È sopraggiunta la nuvolaglia della svogliatezza, della caduta d'interesse. Sono scesi acquazzoni di tristezza, con la netta sensazione di trovarti legato.
“È necessario che tu sia “uomo di Dio”
È necessario che tu sia “uomo di Dio”, uomo di vita interiore, uomo di preghiera e di sacrificio. —Il tuo apostolato dev'essere un traboccare della tua vita “al di dentro”. (Cammino, 961)
“Tutti sono chiamati alla santità”
L'orazione non è una prerogativa dei frati: è compito dei cristiani, di uomini e donne del mondo, che sanno di essere figli di Dio. (Solco, 451)
“Non crearti esigenze”
Non lo dimenticare: possiede di più chi ha meno bisogni. —Non crearti esigenze. (Cammino, 630)
“Noi figli di Dio dobbiamo essere contemplativi”
Non condividerò mai — anche se la rispetto — l'opinione di chi separa l'orazione dalla vita attiva, come se fossero incompatibili. Noi figli di Dio dobbiamo essere contemplativi: persone che, in mezzo al frastuono della folla, sanno trovare il silenzio dell'anima in dialogo permanente con il Signore; e sanno guardarlo come si guarda un Padre, come si guarda un Amico, che si ama alla follia. (Forgia, 738)
“Benedetta perseveranza dell'asinello di nòria!”
Se non è per costruire un'opera molto grande, molto di Dio - la santità -, non vale la pena di dare sé stessi. Per questo, la Chiesa - nel canonizzare i santi - proclama l'eroicità della loro vita. (Solco, 611)